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Il territorio di Vinci e la sua storia

Vinci sorge lungo una delle strade che collegano la piana pistoiese con il Valdarno inferiore attraverso il crinale del Montalbano , circondata da una campagna coltivata con terrazzamenti di vigneti e oliveti. Il suo nome deriva dal Vinco o Vincastro, l’albero dei salci che nei mesi autunnali si colorano di rosso e con i ramoscelli, particolarmente morbidi e duttili, vengono legate le viti dopo il periodo di potatura.

 

A guardarlo dall’alto sembra una grande nave con i due alberi maestri, il Castello dei Conti Guidi, edificato nell’Alto Medioevo intorno all’anno 1000, e la Chiesa di S. Croce, di cui si attesta l’esistenza già nel XII secolo. Per la sua forma particolare e insolita, il borgo storico è conosciuto anche come “Castello della nave”. Gustavo Uzielli, storico e studioso di Leonardo, nel 1872, durante il suo soggiorno a Vinci in compagnia del pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, lo descrisse così: “Il paese di Vinci si compone di due torri e di un mucchio di case che gli si serrano addosso. Una delle torri è moderna e l’altra antica. Le case appartenenti al vecchio Vinci rammentano quale dovea esserne in passato il carattere le moderne assomigliano tutte alle case moderne”.

 

Nei secoli, Vinci fu contesa tra molte città e nel 1372 divenne Comune e la Rocca dei Conti Guidi venne adibita a sede del Podestà. Ancora oggi nella sala del Podestà del Castello è possibile ammirare gli stemmi dei vari Podestà che si sono succeduti.

 

Il 15 aprile 1452 Vinci divenne celebre in tutto il mondo per aver dato i natali a Leonardo. Figlio illegittimo del notaio Di Ser Piero da Vinci e di Caterina, Leonardo nacque ad Anchiano, frazione a 3km dal paese. La sua nascita venne annotata dal nonno Ser Antonio in un vecchio libro notarile: “Nacque un mio nipote figliuolo di Ser Piero mio figliuolo a dì 15 d’aprile in sabato a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo. Batezollo prete Piero di Bartolomeo da Vinci..”. Il giorno seguente Leonardo venne battezzato nella Chiesa di Santa Croce, nel cuore del paese, che ancora oggi conserva l’antico fonte battesimale in pietra. La casa della famiglia Da Vinci, andata distrutta, si trovava appena dentro l’antica porta che conduceva al paese, in corrispondenza dell’attuale Via Roma. Leonardo si trasferì ancora bambino a Firenze con il padre ma tornò  a Vinci il 3 maggio 1478 in occasione della stipula del contratto, avvenuta nella Sala del Podestà, per la locazione perpetua del Mulino di Vinci, donatogli dallo zio Francesco e dal babbo Ser Piero.

 

Nel 1919, in occasione del quarto centenario dalla morte di Leonardo, nacque l’idea di realizzare un Museo a lui dedicato.

 

In seguito alle celebrazioni Leonardiane del 1919 il conte Giulio Masetti Dainelli da Bagnano, assecondando il desiderio del popolo vinciano, telegrafò al Sindaco di Vinci per donare al Comune il Castello dei Conti Guidi, all’epoca di sua proprietà: “desiderando contribuire onoranze centenarie pregola accettare Donazione mio Castello per istituire Museo Leonardiano, sperando fare cosa gradita cotesta popolazione”.

 

Il Castello donato versava in grave stato di abbandono ma dopo vari interventi di restauro  aprì finalmente al pubblico in occasione delle Celebrazioni Leonardiane del 1939, durante le quali fu inaugurata la sezione principale della mostra denominata “Itinerario Vinciano”.

 

Il 15 aprile 1952, in occasione del quinto centenario dalla nascita del Genio Vinciano, alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e del Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi, venne inaugurata la Casa Natale di Leonardo ad Anchiano. L’anno seguente venne ufficialmente inaugurato il Museo Vinciano o delle macchine di Leonardo, grazie alla donazione dei modelli fatti costruire appositamente da IBM. (per approfondimenti: Vinci di Leonardo – storia e memorie. Pacini Editore).

 

Nel 1954, con un Decreto del Presidente della Repubblica Einaudi, fu conferito a Vinci il titolo di “Città”.

 

Nel 2019, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo, Vinci è stato onorato della presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inaugurato la mostra temporanea “Alle origini del Genio” con queste parole: “Suscita qualche emozione pensare che, come per voi, anche per Leonardo questi paesaggi sono stati i primi che ha visto, ammirato, amato; da cui ha tratto il suo impegno di curiosità e di approfondimento.”

 

 

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